IL MUSEO DELLA SETA

Il Museo della Seta nasce nel  1953 a Garlate per volontà degli industriali svizzeri ABEGG.

La struttura ospitava precedentemente una filanda settecentesca: scopo degli ABEGG era quello tramandare a studiosi e addetti del settore gli strumenti creati nel corso dei secoli dall’industria serica. 

Circondato da un giardino di gelsi, il Museo, donato nel 1976 al Comune di Garlate conserva una ricca collezione di macchinari e consente ai fruitori di osservare tutte le fasi di produzione della seta. Di grande rilevanza è il torcitoio circolare idraulico risalente al 1815, in grado di torcere centinaia di fili contemporaneamente.                                                                                                                                      Il percorso di visita si conclude con un settore dedicato al futuro, dove vengono presentate le nuove ricerche e le applicazioni della seta nel campo biomedico, della cosmesi e della produzione di nuovi filati. Il museo dispone inoltre di laboratori interattivi e di percorsi animati per tutte le tipologie di target.     

LA BACHICOLTURA (SALA N.1) 

 IL BACO 

Il baco da seta (Bombyx mori) è un insetto necessario per la produzione della seta.                                   Per diventare farfalla costruisce un involucro, chiamato “bozzolo”, ricoperto da fili di seta.  

Un mese dopo la deposizione dell’uovo, il bruco fabbrica un bozzolo per la sua fase di crisalide; a tale scopo utilizza l’amido delle foglie di gelso di cui si ciba. Con questo produce il filo di seta per due giorni interi grazie al suo speciale apparato digerente. 

IL BOZZOLO

Il bozzolo, come abbiamo detto precedentemente, è ricoperto da centinaia di fili di seta, che possono raggiungere lunghezze molto elevate (oltre 1000 m).

I bozzoli devono essere sottoposti a diverse lavorazioni:

SPELAIATURA→ processo che si effettua a mano, oppure con macchinari appositi in grado di togliere la peluria da cui sono ricoperti.

SOLEGGIATURA e STUFATURA→ necessaria per evitare che il baco fuoriesca e si trasformi in farfalla.

ESSICCAZIONE→ i bozzoli vengono scaldati da aria calda, in modo tale da fargli perdere gran parte del loro peso , per poi conservarli in luoghi i ben custoditi per evitare che vengano contagiati da parassiti.

LA TORCITURA (SALA N.2)

TORCITOIO CIRCOLARE

Prima macchina complessa che ha costruito l’uomo, veniva utilizzato per tessere fili di seta contemporaneamente a diversa velocità. E’ la macchina più significativa esposta nel museo, perché è l’unico ad essere pervenuto integro e completo fino ad oggi. Costruito nel 1815, grazie alla sua conservazione è servito da guida e insegnamento per il restauro degli esemplari successivi.

 LA TESSITURA (SALA N.3)

La tessitura della seta è realizzata con il telaio da tessere di tipo orizzontale alto, giunto in Europa dal Medio Oriente con le Crociate intorno al 1150, che consolidò l’uso dell’intreccio ortogonale di ordito e trama. Tutte le tipologie di tessuto, seta compresa, provengono dall’Oriente. La celeberrima “Via della Seta”, che partiva dalla città cinese di Xi’an giungendo fino a Bisanzio, contribuì a formare una cultura del  tessuto attraverso intensi interscambi e nell’Italia rinascimentale trovò terreno particolarmente fertile. 

  IL FUTURO DELLA SETA 

Il commercio della seta costituisce da sempre uno dei settori di sviluppo più importanti in tutto il mondo, e impiega moltissimi operai.

Con l’introduzione di nuove tecniche si è ampliata sempre di più la conoscenza dei bachi da seta, arrivando a scoprire caratteristiche biologiche e tecnologiche, che hanno aperto indirizzi rivolti ad aumentare il comfort dell’uomo. 

In questa area vengono presentate e descritte tutte le innovazioni che verranno messe in atto in futuro. Un settore che sta muovendo i primi passi, con potenziale promettente, riguarda la medicina e il benessere umano, oltre che la cosmesi.                                                                                                            Nel mondo sono attivi molti centri di ricerca specializzati per trovare applicazioni della seta, sia in ambiti tradizionali, sia in quelli appena citati.

→TRENO: il museo è situato a 2.5 km dalla stazione ferroviaria di Calolziocorte – Olginate. Dalla stazione si può raggiungere a piedi in circa 30 min di cammino sul sentiero che costeggia i laghi di Olginate e Garlate.

→ AUTOBUS: la fermata Garlate(Municipio), situata di fronte al museo dalle linee di 50 Lecco – Valgreghentino – Brivio – Lomagna. Un sottopasso pedonale consente l’attraversamento della strada provinciale.

→ BICICLETTA: il museo si affaccia sulla ciclovia dei laghi lungo l’itinerario che collega Lecco a Calolziocorte. Il percorso, lungo 10 km, è semplice e richiede un tempo di 1h30.

→ AUTO: il museo è situato sulla Strada Provinciale 72. E’ disponibile un ampio parcheggio in Via Dopolavoro, adiacente al museo.

SITOGRAFIA:

Civico Museo della Seta Abegg | Garlate – Lecco

http://www.museosetagarlate.it

Il Museo è aperto in zona bianca e gialla. Per garantire la sicurezza di tutti i visitatori l’ingresso sarà consentito solo su prenotazione per gruppi di un massimo di 25 persone.

ORARI DI APERTURA:

Sabato: 14.30/17.30

Domenica: 09.30/12.30; 14.30/17.30

PREZZI: intero 6€; ridotto 4€