Villa Balbianello: La struttura

3A TUR 2024/25
La villa
Villa del Balbianello è una storica dimora del XVIII secolo affacciata sul Lago di Como (Tremezzo), fatta costruire dal Cardinale Durini di Milano. La villa si sviluppa sulla punta del Dosso di Lavedo, unico promontorio sul Lago di Como. Il corpo principale della Villa è un edificio a 3 piani, con l’ala più bassa che si affaccia direttamente al Lago i cui interni sono arredati con mobili provenienti da tutt’Europa e inoltre vi si trovano vaste collezioni di sculture antiche. La villa è inoltre caratterizzata da passaggi segreti costruiti da Monzino per motivi di sicurezza, i quali collegano le diverse parti della villa con un porticciolo interno.

La Loggia
La Loggia è un edificio a pianta rettangolare costituito da 2 ambienti diversi: Uno è la Biblioteca, mentre l’altro è la Sala del cartografo, e questi ambienti sono separati da un triplo fornice. Anche le stanze della loggia sono caratterizzate da alcuni passaggi segreti. La biblioteca conserva oltre quattromila volumi sulle spedizioni alpinistiche e polari di Guido Monzino, mentre la sala del cartografo contiene una serie di carte geografiche e mappe, molte delle quali usate da Monzino stesso. Per quanto riguarda la struttura, le arcate e le colonne sono rivestite da una pianta rampicante di origine cinese, la Ficus Pumila; la pavimentazione del porticato invece ha impressa una rosa dei venti, fatta realizzare da Monzino a ricordo delle sue spedizioni geografiche.

La sala del Cartografo
Per quanto riguarda gli interni della villa, sono stati realizzati in un perfetto stile rinascimentale, riflettendo anche la personalità di Monzino, il quale ha fatto trasformare la villa in un vero museo privato, includendo la biblioteca e la sala del cartografo.
La sala dei Primitivi
La sala dei primitivi è una stanza che contiene una collezione di arte etnografica raccolta da Monzino durante le sue spedizioni. Vi si trovano oggetti inuit, africani, precolombiani e orientali. Qui è conservata anche la slitta usata nella sua spedizione al Polo Nord nel 1971.

Il Giardino
Gli esterni della villa sono curati in maniera maniacale; sono sviluppati su terrazzi che scendono in maniera dolce sul lago e il manto erboso è delimitato da siepi di lauro, bosso e platani potati a “candelabro”, diverso dalla potatura a “ombrello del grande leccio, il quale per potarlo servono settimane di lavoro e giardinieri imbragati con imbracature da alpinismo; questa peculiarità era voluta da Monzino per poter ammirare dal suo ufficio la cima del Monte Legnone.

Il Molo
La villa presenta anche un piccolo imbarcadero, raggiungibile percorrendo una scalinata che vi conduce dal giardino e ciò che spicca sono le tre statue di santi, la cui più importante è quella di San Carlo Borromeo, raffigurato nell’atto di benedire le acque del lago. Questa statua, insieme ad altre presenti lungo il percorso, contribuisce a creare un’atmosfera di raccoglimento e maestosità, sottolineando l’importanza storica e spirituale del luogo.

Author
rayane.elanzi22@isgparinilecco.edu.it
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